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LITTLE BIGHORN, BATTAGLIA DI
(1876). Grave sconfitta inflitta da sioux
e cheyenne, guidati da Toro seduto e Cavallo pazzo, ai cavalleggeri statunitensi
del generale Custer, nel corso delle guerre indiane (1851-1876). Fu dovuta
alla violazione da parte Usa del trattato di Fort Laramie (1868), che garantiva
ai sioux il possesso esclusivo di tutto il South Dakota a ovest del Missouri.
Con la scoperta dell'oro nelle Black Hills i minatori avevano invaso territori
sioux provocando l'ostilità degli indiani e legittimando così
l'intervento dell'esercito. Il piano tattico Usa prevedeva che tre colonne
di uomini si dirigessero verso i quartieri generali indiani della zona dei
monti Poighom. Durante l'avanzata il generale Custer disobbedì agli
ordini e con 226 uomini si imbatté nei quartieri generali sioux.
La battaglia, che si concluse con il massacro dei soldati, fu l'ultima grande
vittoria sioux, ma non cambiò le sorti della guerra, terminata due
mesi dopo con la resa degli indiani, che furono confinati in riserve in
Dakota e in Canada.
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